L'unica operazione speciale su un modulo è l'attributo d'accesso:
m.name
, dove m è un modulo e name
accede ad un nome definito nella tabella dei simboli di m.
Possono venire assegnati anche attributi ai moduli. (Notate che
l'istruzione import non è, strettamente parlando, una
operazione su un modulo oggetto; import foo
non richiede
un modulo chiamato foo esistente, piuttosto richiede una
definizione (esterna) da qualche parte per un modulo chiamato
foo.)
Un membro speciale di ogni modulo è __dict__. Questo è il
dizionario contenente la tabella dei simboli dei moduli. Modificando
questo dizionario si cambierà l'attuale tabella dei simboli dei
moduli, ma non è possibilie assegnare direttamente l'attributo
__dict__ (potete scrivere m.__dict__['a'] = 1
,
che definisce m.a
per essere 1
, ma non potete
scrivere m.__dict__ = {}
). Modificare direttamente
__dict__ non è raccomandato.
I moduli costruiti nell'interprete vengono scritti come questo:
<module 'sys' (built-in)>
. Se vengono caricati da un file, sono
scritti così:
<module 'os' from '/usr/local/lib/python2.3/os.pyc'>
.
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